Le Righe che seguono non sono
state scritte da noi ma bensì da Lorenzo, Web Master del sito
AS
Roma Ultras.
Per rendere questo scritto più diffuso, visto che lo
consideriamo giusto, abbiamo pensato di copiarlo così da renderlo disponibile anche
agli ultras del Milan che non pensiamo "frequentino" più di tanto il sito degli Ultras della Roma, però siamo convinti che su certe tematiche bisogna andare
oltre i dissapori e le rivalità e fare fronte comune per cambiare questo mondo
del calcio che sta degenerando in un affarismo esagerato che poco ha a che
vedere con la passione di noi Ultras ma anche dei normali tifosi. Naturalmente
le adesioni al manifesto vanno mandate all'e-mail
di Lorenzo e non alla nostra perchè è li che vengono raccolti tutti i
consensi.
Il Manifesto degli Ultras
E' necessario che
tutte le tifoserie prendano coscienza di quello che la Federazione Italiana
Giuoco Calcio sta facendo, in collaborazione con le multinazionali delle
teleradiocomunicazioni e con gli ingordi vecchiardi che reggono la FIFA e
l'UEFA. L'obiettivo dei potenti del calcio è quello di creare un campionato
europeo per clubs dove troverebbero posto soltanto le squadre maggiori di ogni
nazione. Un campionato di questo tipo garantirebbe loro enormi introiti
televisivi ed anche stadi sempre pieni, perché nelle grandi città la gente
comunque affollerebbe gli stadi. Ovviamente verrebbero sacrificate le squadre
minori che non hanno pubblico televisivo ed hanno scarso pubblico "da stadio".
La lotta è quindi ormai tra pubblico televisivo (la maggioranza) destinato ad
aumentare e pubblico da stadio (la minoranza) destinato a scomparire ovvero ad
essere ridotto ad elemento di contorno.
Non manca molto al
giorno in cui il terreno verde del campo di calcio sarà sponsorizzato e sulle
tribune sarà vietato esporre gli striscioni perché potrebbero coprire la
pubblicità (vedi il nuovo stadio dell'Ajax).
Cercheranno, anche
da noi in Italia, di introdurre decine e decine di "controllori del tifo", come
già avviene in nord europa, con l'obiettivo di impedire l'uso di bandiere troppo
grandi, di striscioni, di torce e fumoni.
Il tutto con la servile
complicità dei mass-media che - diretti da personaggi con interessi concreti
nelle multinazionali e quindi nel loro personale arricchimento - ormai, per un
pugno dato allo stadio, fanno un articolo a nove colonne.
E neppure manca molto al giorno in cui le
maglie delle nostre squadre (già, le maglie, l'ultima cosa che ci è rimasta)
saranno piene di sponsor, come le macchine di Formula Uno.
Il futuro è già stato deciso: è del tifoso
moderato, quello che vorrebbe seguire la propria squadra allo stadio come se
fosse a teatro. Quello che si lamenta se la bandiera per un secondo gli
ostruisce la visuale..
Addirittura già esiste una direttiva UEFA che
impone agli spettatori di stare seduti, cosa che già in Nord Europa si tenta di
applicare.
Per gli ultras non c'è più posto. Non si
vuole più un sostegno attivo ma quel tipo di partecipazione che si può trovare
in un teatro o al cinema.
I signori non hanno capito che per gran parte
di noi le nostre squadre sono una fede, che i loro simboli ce li abbiamo tatuati
sulle braccia e che le loro maglie, per gente come noi, rappresentano le nostre
città.
Tutte le curve del mondo dovrebbero prendere
concordemente (per una volta) iniziative clamorose contro il calcio industria.
Per iniziare, sottoscrivete il manifesto che
segue:
MANIFESTO
ovvero:
così i tifosi VERI vorrebbero il calcio:
1) campagna acquisti da effettuarsi solo in estate
e divieto di trasferimenti durante il campionato;
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2) libertà di correre sotto la curva per festeggiare i gol
senza essere ammoniti o sanzionati in alcun modo: ormai non c'è più neanche
la scusa della perdita di tempo, che si recupera;
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3) tutte le partite devono essere giocate nello stesso giorno
ed alla stessa ora;
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4) limitazione degli stranieri nelle squadre (io non ce li
vorrei proprio) poichè tolgono spazio ai giovani;
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5) stop di un anno al calciatore che dopo aver firmato il
contratto con
una squadra vuole andarsene in anticipo
perché un'altra squadra offre di
più;
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6) impossibilità per il Presidente di una squadra di essere
Presidente o azionista di maggioranza di più squadre di calcio (pensate a
Sensi: padrone della Roma ma anche del Foggia: che speranze possono avere i
tifosi del Foggia se la loro squadra diventa solo un serbatoio per la
Roma?);
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7) ripristino della vecchia Coppa dei Campioni: non è giusto
che una squadra che non ha mai vinto uno scudetto (si pensi al Parma) possa
vincere la Champion's League.
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8) numeri delle maglie da 1 a 11.
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9) divieto di esclusiva ad agenzie di viaggio per i biglietti
delle partite in trasferta.
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CHI RITIENE DI AVERE
ALTRI PRINCIPI DA AGGIUNGERE MI MANDI UNA E-MAIL
Gli ultras ( o ultrà) dovrebbero:
1)
rifiutare ogni rapporto od aiuto dalle società di calcio;
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2)
rifiutare ogni "aiuto" dalle forze dell'ordine, il cui compito è controllare
e non aiutare;
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3)
avere nelle proprie curve meno gruppi possibile;
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4)
andare in trasferta con mezzi propri;
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5)
coordinare tra gruppi di diverse squadre iniziative clamorose per
danneggiare il prodotto televisivo;
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6)
violare ogni limitazione che dovesse essere posta: del tipo che se mi vieti
di andare in trasferta, non inviandomi biglietti o cose del genere, in
trasferta ci vado lo stesso, mi compro il biglietto lì e mi metto in mezzo
al pubblico avverso, come negli anni '80.
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